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Suor Sophie ci descrive il dramma della guerra visto da Betlemme
SUOR SOPHIE CI DESCRIVE IL DRAMMA DELLA GUERRA Cari amici suor Sophie, che dirige la Crèche di Betlemme(http://www.saintvincentguesthouse.net/creche/creche_it.htmtvincentguesthouse.net/creche/creche_it.htm) ci ha scritto per raccontarci come vivono i bambini, ospitati nell'istituto delle figlie della carità di San Vincenzo de Paoli, il dramma del conflitto nella striscia di Gaza. Ci scrive direttamente in italiano pertanto non ho corretto il testo.
HOLY FAMILY CHILDREN’S HOMEDAUGHTERS OF CHARITY ST. VINCENTBETHLEHEME-mail: creche@p-ol.com6 Febbraio 2009 Carissimi amici benefattori,Prima di tutto mi ē caro esporvi brevemente il contesto nel quale noi viviamo in seguito alla guerra di Gaza e ricordarvi la situazione nella quale attualmente si trova la Creche ed i suoi bambini.Non potete certamente ignorare la recente attualitā, che ha messo la nostra regione
in grande crisi, lasciando Gaza in mezzo al fuoco ed al sangue di tante vittime trucidiate in particolare donne e bambini. Fortunatamente se posso dare seguito ad un avvenimento si terribile, questa guerra si ē solamente limitata alla banda di Gaza, risparmiando la Cisjordanie dove noi viviamo.La generalizzazione del conflitto tanto sospirato dalle parti neutrali, fortunatamente non ha avuto seguito. Nononostante tutto, non ci ha esonerato di essere duramente provati moralmente, e nonostante tutto, la situzaione degli abitanti di Gaza ci tocca sul vivo e che ci ha preoccupato sempre piū giā da prima della guerra. Io mi sentivo giā d’allora molto vicino a loro tanto che abbiamo aperto le porte per accogliere 5 loro bambini originari di quel territorio.A Dio permettendo ci auguriamo di ospitarne almeno una ventina se danno il permesso di lasciarli uscire. Voi forse ignorate che molti bambini si trovano orfani senza mamma e papā, perchē uccisi dagli attacchi israeliani. Durante tutti questi giorni di violenza ho potuto mandare a Gaza degli aiuti di vestiario, coperte e latte che avevo messo da parte per i nostri bambini; credetemi la condivisione e l ’atto umanitario piū bello e piū sublime, perchē ci aiuta a vivere da vicino la sofferenze degli altri. I nostri bambini grazie a Dio
in maggioranza si portano bene, io metto tutto in opera perchē tutto proceda bene e sia a loro favore. Io sono molto esigente riguardo al personale perchē tutti i bambini sia i 50 interni che i 70 esterni abbiano per quanto e possibile tutto il neccessario per un buon sviluppo fisico e psicologico.C’ē ancora il problema del nido che in questo momento ē strappieno, ed aspettiamo ancora l’arrivo di nuovi neonati abbandonati. Questa situazione diviene veramente problematica; tutti si portano bene ma con poco spazio, con degli alti e bassi che noi non possiamo in effetto, far dimenticare la loro storia personale marcata dall’abbandono, dalla povertā e dalla violenza.Questa condizione che vivono i nostri bambini non ē che una conseguenza della situazione delle mamme o ragazze madri che vivono in questo paese; situazione molto precaria e rischiosa a costo anche della loro vita e del nasciturno. Tutto ciō apporta povertā e disoccupazione che sono totale 75%. Loro, capiscono bene che un avvenimento subito come quello di Gaza, non fa che aggiungere della rabbia, frustrazioni e miseria. Questa guerra rischia di rendere ancora piū grave la situazione dei bambini giā nel bisogno. Io spero che la situazione dei palestinesi finirā presto, sono certa che questo cambiamento non si farā senza un buona volontā come la loro.Noi viviamo in un mondo dove gli uomini sono sempre piū indipendenti e responsabili gli uni dagli altri, per il meglio e per il peggio e queste sono
delle inziative calorose e generose come quelle prese a carico da voi che sono sempre piū neccessarie per l’avvenire di un Mondo migliore.Un grande grazie per tutto quello che fate per questi bambini, i piū abbandonati dagli uomini. Grazie. Tutti questi bambini sono abbandonati. Il piū grande ha 8 mesi operato di 3 malformazioni cardiache congenitali a Hadassa, c’ē ancora una bambina che dev’essere continuamente sotto controllo medicale e sotto esami perchē non si ē potuto ancora fare una diagnosi. Tutto cio comporta una enorme spesa che sorpassa le nostre possibilitā, ma che possiamo fare?Ci sono ancora due gemelli prematuri, il resto vanno avanti normalmente.La Provvidenza veglia su tutte queste piccole creature.Grazie ai vostri tanti sacrifici di generositā, questi bambini vivranno e grandiranno, solamente la vostra tenerezza riempirā l’assenza d’amore del loro papā e dello loro mamma.A voi tutti cari amici tutta la mia riconoscenza e la nostra preghiera.Che il Signore veglia su ciascno di loro e su tutti quelli che voi portate nel vostro cuore.Suor Sophie Bouéri, Figlia della Carità.
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